L’apparato digerente del cane
Per un proprietario, conoscere l’apparato digerente del proprio amico a 4 zampe è molto importante poiché permetterà di capire qual è il metodo corretto per alimentare un cane e quali cibi sono adatti a lui, nell’ottica di un piano alimentare adeguato. L’apparato digerente del cane è molto simile a quello umano ma ha una serie di differenze minime molto importanti ai fini dell’alimentazione.
La bocca
Dalla bocca passa tutto il cibo che il cane ingerisce, e che viene tratto all’interno dalla lingua, che aiuta l’ingestione, e scivola nel seguito dell’apparato digerente grazie alla saliva. Il cane ha una dentatura molto diversa dalla nostra: gli incisivi sono più numerosi (sono 12 e non 8 come i nostri). I canini sono molto grandi, ed hanno la funzione di una tenaglia: in natura, quando il cane addenta una preda lo fa proprio con i canini, che bucano e non lasciano la presa. I premolari e i molari sono, in proporzione, più piccoli e sottili rispetto ai nostri, tranne uno che è il dente felino. Quando il cane sbadiglia vedrete quattro denti (uno per parte, sopra e sotto) molto più grandi degli altri che hanno lo scopo di tagliare la carne di cui il cane in natura si nutre, così da ridurla in pezzi più piccoli. Nella dentatura del cane manca una funzione che è fondamentale per noi esseri umani: la masticazione. I cani praticamente non masticano, si limitano a tagliare ciò che mangiano in pezzi più piccoli, per poi ingoiarli quindi senza sminuzzarli come facciamo noi. Il loro compito è aiutato dalla saliva. Più scivolosa di quella umana, la saliva di un cane è prevalentemente mucosa, e serve ad avere meno attrito quando i pezzi di carne interi passano dall’apparato digerente. La nostra saliva ha una certa attività digestiva verso gli zuccheri, cosa che il cane invece non ha.
Lo stomaco
Il cibo, dalla bocca, passa nella faringe e quindi nell’esofago, un lungo tubo muscolare che spinge il cibo, involontariamente e senza interruzione, fino al cardias, che è la porta d’ingresso dello stomaco. Se rapportato al nostro, lo stomaco di un cane è gigantesco e può allargarsi fino a diventare tre volte la sua dimensione, per cui lo stomaco di un cane che ha una capacità di tre litri a riposo può contenere fino a nove litri di cibo quando è pieno. Il motivo è da ricercare nella natura stessa del cane: infatti in natura, un cane non mangia tutti i giorni e quando trova una preda deve avere la capacità di mangiarne il più possibile, perché non sa quando mangerà la volta successiva. C’è un’altra caratteristica che differenzia lo stomaco del cane dal nostro: l’acidità gastrica. L’acido cloridrico che il cane produce è molto concentrato e molto più acido del nostro poiché il suo scopo è quello di digerire le proteine; quindi la dieta di un cane deve essere essenzialmente proteica perché il suo apparato digerente funziona in questo modo. La funzionalità gastrica di un cane non è stata concepita da madre natura per un’ottimale assimilazione e digestione di carboidrati complessi.
L’intestino
Lo stomaco di un cane si svuota a tratti, non tutto insieme, perché la porta di ingresso dell’intestino, il piloro, lascia passare solamente il materiale già ben digerito nell’intestino. Questo significa che è impossibile sapere precisamente quanto dura la digestione di un cane, anche se la media è di 20 ore totali (dalla bocca all’ano). L’intestino è un lungo tubo, composto da muscolatura, che spinge continuamente avanti il cibo e nel frattempo continua la digestione e assorbe le sostanze nutritive che sono già state digerite. L’intestino si divide in due parti, diverse tra loro, che sono l’intestino tenue, la prima parte, chiamato duodeno che ha una lunghezza simile alla nostra ed ha la funzione di digerire grassi e zuccheri, mentre le proteine sono già state scisse nello stomaco e l’intestino crasso, la seconda. Ci sono due sbocchi: uno è quello del fegato, che riversa le bile nell’intestino, che ha la funzione di emulsionare i grassi. L’altro è quello del pancreas, che riversa nell’intestino alcuni enzimi come la lipasi e l’amilasi pancreatiche che hanno lo scopo di digerire i grassi e l’amido, scomponendolo in zucchero. Dopo il duodeno c’è il digiuno, che è la parte lunga in cui il cibo continua ad essere digerito dai succhi pancreatici e viene assorbito dai villi intestinali, piccole protuberanze che si trovano su tutta la parete ed è qui che vengono assorbiti gli alimenti. L’ultima parte dell’intestino tenue si chiama ileo, ed è un semplice restringimento lungo pochi centimetri che si “getta” all’interno dell’intestino crasso. Una delle parti dell’intestino crasso che abbiamo noi, l’intestino cieco, nel cane non c’è. Questa parte dell’intestino ha la funzione di ospitare batteri che digeriscono la fibra, e il cane non avendola sviluppata non può digerire la fibra, ha solo la funzione di stimolare il movimento intestinale, quindi la fibra non può essere assorbita come sostanza nutritiva. Al posto dell’intestino cieco il cane ha un organo immunitario lungo un paio di centimetri, e non essendoci intestino cieco il cane non ha nemmeno l’appendice, tipica dell’uomo. L’intestino colon del cane è meno sviluppato del nostro ed ha la funzione di assorbire la tanta acqua presente e di mettere insieme le feci, compattandole. Infine, l’ultima parte è l’intestino retto, che è una porzione orizzontale di intestino che termina con l’apertura anale, che il cane impara a controllare nei primi mesi di vita imparando così quando trattenere e quando rilasciare le feci.
Le differenze dell’apparato digerente
Spesso abbiamo la tendenza a considerare il cane come se fosse un figlio, un essere umano, e lo nutriamo con cibo casalingo: capire come funziona il suo apparato digerente ci permette di capire alcune cose fondamentali nella sua alimentazione, di cui bisogna assolutamente tenere conto.
Il cane non mastica, e dobbiamo evitare di dare alimenti troppo grandi perché cercherà di mangiarli interi. I pasti del cane devono essere pochi ma abbondanti. Le proteine sono fondamentali nella dieta di un cane, per cui la carne cruda (o il pesce crudo) sono molto importanti. Il cane non può digerire la fibra alimentare, che ha solamente la funzione di stimolo del movimento intestinale. Il cane digerisce peggio l’amido rispetto a noi, perché mentre la nostra digestione inizia in bocca, la sua inizia nell’intestino.
Conoscendo queste basi, è possibile comprendere alcuni comportamenti del cane e regolarci di conseguenza nella sua alimentazione. È bene ricordare che, in natura, il lupo “capobranco” è il primo a cibarsi della preda e le parti della preda di cui si ciba prima di tutto il resto, sono le interiora, come intestino e stomaco. Questo perché, proprio all’interno di questi due organi, sono presenti i quantitativi maggiori di nutrienti. Nel rispetto di questa regola dettata dalla natura, all’interno di tutti i nostri mix è presente una percentuale di omaso, trippa e centopelli.