Barf e cani anziani
Un cane viene definito anziano, o meglio senior, a partire da una certa età….quando compaiono i primi segni dell’invecchiamento. Un cane anziano spesso ha problemi di usura alle articolazioni quindi una mobilità più limitata, ha una minor forza e resistenza muscolare, anche la massa muscolare diminuisce, non a caso un cane anziano tende a muoversi di meno e sonnecchia di più, e spesso può presentare problemi di stitichezza.
Il senso del gusto si riduce e la secrezione salivare diminuisce. Anche i sensi dell’olfatto, dell’udito e della vista si riducono. Per un cane anziano potrebbe essere più difficile masticare a causa dell’usura dei denti. Il pancreas produce meno enzimi e la mucosa gastrica non è più quella di un tempo, tutto ciò a discapito della digestione, metabolizzazione e assimilazione delle sostanze nutritive. Il sistema immunitario è più debole, infatti il cane anziano può ammalarsi più frequentemente e ha tempi di guarigione più lunghi. I
l pelo si fa più opaco e tende ad imbiancarsi soprattutto nella regione della testa. I cani obesi o alimentati soprattutto con prodotti industriali si ammalano più spesso e presto. Un mantenimento nutrizionale, biologicamente adatto, può impedire l’insorgenza di molte problematiche e, a volte, si riesce a rallentare il decorso di una malattia. Un cane anziano o malato cronico riscontra un miglioramento evidente dopo il passaggio alla dieta BARF.
“In linea di principio tutte le specie animali, a prescindere dall’età, si nutrono con lo stesso cibo, biologicamente appropriato alla loro specie. Per tale motivo non è necessario formulare una linea nutrizionale specifica concernente i senior. A seguito della ridotta attività motoria , il cane anziano ha un fabbisogno energetico più contenuto. Dal punto di vista tecnico, tale riduzione è facilmente regolabile con una minor quantità di cibo somministrato.
A causa della ridotta salivazione e del probabile logoramento dei denti, non si dovrebbero più somministrare pezzi di carne troppo grandi. La stessa accortezza va usata a proposito degli ossi. Può infatti accadere che il senior non riesca più a masticarli correttamente e che, a seguito di una più lenta attività intestinale, manifesti la tendenza a soffrire di costipazione. In tal caso sarebbe utile nutrire il cane anziano con una maggiore quantità di fibre alimentari, al fine di agevolare l’evacuazione.
Con il diminuire del senso del gusto e dell’olfatto può accadere che il cane senior manifesti un minore appetito. Sarà utile allora stimolare i suddetti organi sensoriali con un cibo o con ingredienti dall’odore molto intenso, come il rumine, oppure attraverso l’aggiunta di grassi e oli.”
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Tratto da “La dieta BARF per cani anziani o malati” di Swanie Simon, pag. 29-30.
Noi tutti, proprietari di animali domestici, vorremmo che i nostri amati compagni a 4 zampe vivessero a lungo e soprattutto bene, per questo possiamo affermare che la migliore opportunità per evitare spiacevoli patologie canine o comunque per cercare di evitare l’invecchiamento precoce, è un’alimentazione a base di cibo fresco e assolutamente non trattato, perché ricco di vitamine, enzimi, micronutrienti e sostanze vegetali secondarie che riescono ad arrestare il processo di invecchiamento a livello cellulare poiché svolgono la funzione di antiossidanti e bloccano quindi i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento. Un altro mito da sfatare è la convinzione che elevate quantità di proteine nel cane anziano possano peggiorare le sue condizioni di salute, perché ci sono proteine e proteine….:
“Anche se il cane senior ha bisogno di meno calorie, è semplicemente sbagliato ridurre l’apporto proteico…il cane anziano riesce sì ad acquisire la stessa quantità di proteine, ma non riesce più a sfruttarle in maniera ottimale. E’ meglio dargli da mangiare proteine facilmente digeribili, che si hanno comunque in una alimentazione crudista.
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Il corpo ha bisogno di proteine per la formazione e il mantenimento dei tessuti. Somministrandone quantità troppo scarse, i tessuti si riducono, il sistema immunitario si indebolisce e l’attività enzimatica diminuisce. Tutto ciò accelera il processo di invecchiamento.
Anche nella fase iniziale delle malattie renali non è consigliabile ridurre l’assunzione di proteine. Solo quando i valori renali hanno superato un determinato livello è utile ridurre il contenuto di fosforo nel cibo. In caso di insufficienza renale, l’eliminazione del fosforo attraverso i reni non avviene in maniera ottimale, per questo motivo insorge prima o poi l’uremia. Nei cani con problemi renali bisogna anche fare attenzione a integrare vitamine idrosolubili e oligoelementi poiché, a causa dei problemi specifici, il loro sfruttamento è limitato.”
Tratto da “La dieta BARF per cani anziani o malati” di Swanie Simon, pag. 30-31.
Un’alimentazione sana, biologicamente appropriata previene molte patologie e allunga la vita…la massima “noi siamo quello che mangiamo” è valida anche per i nostri amici a 4 zampe!